domenica 1 febbraio 2015

[il mondo delle donne] - Una scelta generosa - di Loriana Lucciarini



Sospiro asciugandomi una lacrima. A che serve ora piangere? Non si piange sul latte versato, tantomeno quando a versarlo lo si è fatto di proposito. L’ho visto andare via e l’ho salutato silenziosamente con la morte nel cuore. Ho sciolto i fili che ci tenevano uniti, ho detto addio a quel meraviglioso ragazzo, a tutti i ricordi belli che ci legavano.
Non so se poi mi pentirò di questa scelta, ma ho deciso che fosse quella giusta.


Forse qualcuno dirà che sono stata una stupida, che potevo fregarmene di tutto il resto, ma non ci sono riuscita. Mi meraviglio di me stessa, della mia generosità, del mio coraggio, perché per fare quello che ho fatto ce ne vuole di coraggio, e molto… dove ho trovato la forza?
Un gattino mi segue silenziosamente, forse ha compreso la mia pena e mi vuol consolare. Gli sorrido teneramente e lo accarezzo confidandogli ciò che provo.
“Micino, perché mi guardi così? Hai capito che sono triste?” e lo prendo in braccio, facendo girare qualche passante curioso.
“Oggi ho chiuso le porte alla mia vita e alla mia felicità… l’ho visto andare via con il cuore a pezzi, non so neppure dove ho trovato la forza di sorridergli ed augurargli tutta la fortuna del mondo!” mormoro seria, rivolta al gattino.

Avevo conosciuto Stefano ad una festa. Io, timida e riservata di carattere, me ne stavo in disparte, ma lui, che era l’anima della compagnia, mi aveva subito notata ed era venuto vicino invitandomi a ballare. La sua simpatia mi aveva contagiata, così mi aveva strappato un appuntamento e poi un altro e un altro ancora… finché non mi disse che per lui ero speciale e mi chiese di metterci insieme. Io avevo accettato subito perché mi piaceva tantissimo. Così la nostra storia d’amore ebbe inizio. Come gli innamorati camminavamo mano nella mano, ci fermavamo ad aspettare il tramonto, eravamo felici mentre intorno a noi non esisteva nulla, oltre noi e il nostro amore. Gli innamorati sono anche un po’ egoisti, si sa. Ma era proprio questa la nostra forza, ci faceva stare bene. Facevamo progetti ed eravamo il sostegno l’uno dell’altra.
Poi però una lontana amica di Stefano, Mariangela, ritornò nella nostra città e la loro vecchia amicizia si riallacciò. Iniziarono a frequentarsi assiduamente, ed un giorno Stefano me la presentò. Com’era bella! Biondi capelli morbidi, lineamenti delicati e sottili, fisico asciutto e perfetto. Mariangela era una ragazza splendida, dal carattere aperto e solare, piena di energia e talenti. Ma c’era un ma, Mariangela era cieca dalla nascita! Quanto appariva fragile ai nostri occhi, ma quanto era forte dentro, capace di non lasciarsi fermare da questa sua difficoltà.

Stefano fin da bambino aveva sempre provato affetto e un senso di protezione per questa ragazza sfortunata. Questo sentimento ora si era trasformato in amore. Amava Mariangela, questa dolce ragazza piena di voglia di vivere e tanto coraggio. Amava lei più di me.
Io, avrei potuto lottare per trattenerlo a me. Avrei potuto combattere contro di lei, per questo nostro noi per me così importante. Avrei avuto anche ragione nel farlo. In amore è tutto lecito, dicono. Non so se avrei vinto, ma almeno potevo tentare, ma non me la sono sentita di interpormi tra Stefano e lei. Lei merita di essere felice e anche Stefano. Insieme lo saranno.
E adesso io come farò senza di lui? Chi mi terrà la mano quando scenderà la sera? Chi darà un senso a questi miei giorni, che ora sono grigi e vuoti, mentre prima erano colorati e pieni di una felicità che a me sembrava perfetta?
Un’ultima lacrima e via da questa strada, dai ricordi. Via prima che cambi idea e che inizi ad affiorare in me il dubbio e il dolore.


Eppure, anche se questa scelta mi fa soffrire sento che in fondo è stata quella giusta. Stefano avrebbe scelto lei, anche se lo avessi costretto a fare una scelta tra noi due. Io avrei perso ugualmente. Probabilmente questa nostra storia d’amore, pur se a me rendeva felice, era comunque destinata a finire. Questi pensieri mi aiutano ad affrontare il dolore dell’oggi.
“Andiamo micino, ti porto a casa!” lo coccolo portandomelo a petto e sorridendogli con tutto l’amore che posso.
Il gattino mi si accoccola vicino e inizia a farmi le fusa con gratitudine.


Sono fiera di me stessa, ho amato così tanto Stefano da rinunciare a lui per la sua felicità. I giorni che mi aspettano da vivere mi appaiono meno neri e ostili, se inizio a pensare che posso costruirmi giorno per giorno un nuovo futuro per me, dove anche io potrò essere la donna che qualcuno sceglie di avere per compagna, con la quale voler immaginare giorni di gioia e amore.
Se trovo il modo giusto di superare questo momento difficile, il futuro s’appresterà veloce mentre l’oggi diventerà presto passato. Col tempo le ferite guariranno e io sarò più forte e quando mi volterò a guardare questo giorno lo vedrò già lontano. La mia scelta generosa che permetterà a Stefano e Mariangela di essere felici, illuminerà anche la mia vita e mi porterà certamente un amore più grande e pieno di quello che ho lasciato.
“Andrà così, davvero” mi incoraggio sicura e senza pensarci troppo sparisco insieme al gattino, il mio nuovo amico, capace di starmi vicino in questo momento in cui tutto mi brucia nel cuore.



(©Loriana Lucciarini)

Nessun commento:

Posta un commento