martedì 4 agosto 2015

[il mondo delle donne] - TIPE DA SPIAGGIA 2015 - parte 1 (di Monica Coppola)







Tipe da Spiaggia #1
La nuda per caso





Di solito si aggira per le spiagge avvolta in parei multistrato e grandi cappelli di paglia. Seguita da un infelice omuncolo portatore di costume a slip.

Osserva meticolosa l'ambiente circostante la playa e, quando si accorge dell'assenza di cabine destinate alla s-vestizione, è preda del panico.

Resta lì impalata e tenace, ghermita dai multistrati di stoffa indecisa sul da farsi.

Ma il sole è cocente, la sabbia rovente e il tempo tiranno, per cui, a meno di non tuffarsi tra le chiare e dolci acque con tutto il suo ambaradan tessile non ha alternativa: deve spogliarsi.

Si guarda intorno timorosa e, non appena vede sfilare sulla battigia due marmoree vichinghe in topless, che calamitano gli sguardi degli spiaggiaioli, marito compreso, coglie l'attimo per disfarsi dell'ingombrante outfit da yeti. È allora che svela un osceno olimpionico parigamba dalla fantasia che ricorda tanto un girotondo allegro di spermatozoi ma che lei, ignara, ha comunque acquistato al volo perché i costumi moderni li reputa quantomeno oltraggiosi.

La casta spogliarellista si sa, le sue grazie le mostra soltanto al fedele consorte che, infischiandosene altamente delle sue manovre pudiche, sta fissando i ballonzolanti glutei delle turiste crucche che hanno deciso di sollazzarsi giocando a racchettoni.

Ignara del rischio che il suo matrimonio sta per correre, protegge le sue chiome con un ignobile cuffietta in lattice con margheritone tridimensionali e, in tutta fretta prende il largo, per evitare che qualche sguardo bramoso possa soffermarsi sulle sue carni, pressurizzate dal costumone vintage. Ovviamente il coniuge ne approfitta per socializzare con le turiste in monokini.

Dopo la nuotata rigeneratrice che le ha fatto dimenticare l'onta del primo spogliarello, deve però affrontare un'altra spinosa questione: il costume bagnato.

E nella sua testolina bigotta si dipana un amletico dubbio: rischiare la proliferazione di funghi e batteri nelle parti "innominabili" o tentare un'impresa ardua e rischiosa, come quella del cambio costume sulla pubblica playa?

Alla fine, poiché nella preservazione delle sue grazie rientra anche l'evitare accuratamente malattie trasmissibili che sicuramente proliferano in luoghi della pubblica perdizione come quelli, e di cui, ne è certa, le spilungone bionde che ora si stanno intrattenendo con il suo uomo sono sicuramente portatrici sane, non le resta alternativa che dare il via al secondo spogliarello di quella infame giornata.

Si arrotola in un telo mare come un kebab e poi inizia a dimenare le anche tentando di liberarsi del virulento indumento da mare. Si contorce, si divincola, si sbraccia, ma il costume le resta attaccato alla pelle come una tutina in lattice.

Tuffa la testa dentro l'asciugamano, afferra l'elastico e tira con tutta la forza che ha e il costume si arena, indisponente e testardo, in un punto imprecisato tra chiappe e cosce e non ne vuole sapere di andare né su né giù.

Sfinita chiede aiuto al suo consorte che però non se la fila di striscio, tutto intento a scattarsi selfie con le sventolone dai capelli color miele.

Così, imprecando contro l'estate, le spiagge senza cabine, le crucche, e soprattutto per quello stronzo di suo marito, è costretta a fare da sé.

Nella foga della missione recupero costume, l'asciugamano le scivola e in un attimo si ritrova nuda per caso sulla pubblica playa, con le chiappe coperte a metà dal costume arrotolato, il seno prorompente e latteo e la cuffietta con i fiori in rilievo ancora in testa.

In quel preciso istante passano in contemporanea un inglese, un francese, un tedesco e un venditore di cocco napoletano, che posa il suo cestino di frutti esotici insabbiati e in un nanosecondo immortala e condivide le sue grazie su tutti i social.

Postilla: convertita e sedotta dal milione di like ottenuti, manda a cagare marito e senso del pudore e diventa fashion blogger, e opinionista fissa a Temptation Island.

(copyright Monica Coppola - tutti i diritti riservati)

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